La scoperta (1992) delle potenzialità del Mineral Trioxide Aggregate o MTA, ha rivoluzionato il modo di valutare il Piano di Trattamento Odontoiatrico perché molti casi clinici, che una volta erano considerati perduti, oggi possono essere trattati con una predicibilità di successo molto più accurata.
Sebbene nasca da un’ intuizione di Torabinejad di un utilizzo come cemento per retrograde, ben presto si sono evidenziate possibilità inaspettate ed oggi è il metodo più diffuso per:
Questo è reso possibile grazie alle caratteristiche che lo rendono ancora unico nel panorama odierno:
È difficile comprendere il suo ancor poco frequente utilizzo, probabilmente dovuto alla curva d’apprendimento iniziale che in un uso saltuario va ripetutamente cominciata. Da qui nascono alcuni suggerimenti, trattati in profondità al corso, per un approccio facilitato all’MTA.
Innanzi tutto il costo!
Una delle cose che ha sempre “respinto” i dentisti dal suo uso è la leggenda del costo elevato! Se aperto nel modo corretto, se non contaminato con strumentario non sterile e se poi stoccato in modo adeguato, la nostra bustina di polvere ha una durata d’utilizzo assai più lunga rispetto la data di scadenza, vista la poca quantità necessaria per ogni situazione clinica!!!!
Difficoltà nel maneggiarlo
Anche per l’ MTA come per il cemento canalare, durante il corso, si valuta il modo facilitato per ottenere sempre la giusta consistenza con applicazioni pratiche, rapidamente e senza spreco di materiale che spesso viene utilizzato dalle nostre assistenti in quantità abnormi per il caso clinico in oggetto.
Con poche accortezze quindi otteniamo contemporaneamente un risparmio sia economico sia di tempo, con una facilità di approccio che non renda mai più ostico il solo pensiero di doverlo utilizzare!